Intervista su Prestige Hong Kong - Dicembre 2008

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view post Posted on 19/5/2009, 19:03




Non per Avril Lavigne. A soli 24 anni la stella del pop canadese è già una cantante, songwriter, attrice e designer di moda ed è stata persino classificata al 17° posto tra i canadesi più potenti ad Hollywood dalla rivista Canadian Business. È stata un'ascesa rapidissima. Originaria della piccola cittadina di Napanee, nell'Ontario, la Lavigne ha iniziato la sua carriera di cantante ad una giovane età. È stata messa sotto contratto dall'Arista Records nel corso di un viaggio a New York all'età di 16 anni. Otto anni dopo ha conquistato le classifiche e fatto il tour del mondo, con tre album alla numero uno in suo possesso, il primo dei quali, "Let Go" del 2002, è stato certificato disco di platino ben sei volte. In totale ha venduto più di 30 milioni di copie e ha avuto sei singoli alla numero uno.

La sua linea di abbigliamento e accessori, Abbey Dawn, che ha progettato lei stessa, è stata lanciata quest'anno negli Stati Uniti. Come se non fosse abbastanza, è in procinto di lanciare anche un suo profumo.

La Lavigne ha anche fatto qualche incursione nell'industria cinematografica con una serie di brevi comparse, inclusa una nel film acclamato dalla critica "Fast Food Nation". Più di recente ha recitato in "Identikit di un delitto" con Richard Gere, ed ha prestato la sua voce nel film di animazione "La gang del bosco" con Bruce Willis, Nick Nolte e Steve Carell.

È anche molto coinvolta nella beneficenza, attraverso la sua musica e sostenendo cause che includono Amnesty International e la sua campagna Make Some Noise, YouthAids, l'asta delle Nazioni Unite Music Clearing Minefields, la Campagna Statunitense per il Burma, la Fondazione Make-A-Wish e War Child. Nel corso del suo recente tour in Cina è stata persino premiata con un certificato d'onore dalla China Association of Social Workers per il suo contributo a favore delle vittime del terremoto in Sichuan.

Nel 2005 la Lavigne ha sposato il connazionale Deryck Whibley, cantante e chitarrista della punk band Sum 41, ed attualmente vive a Los Angeles, dove mi sono messo in contatto con lei dopo il suo tour asiatico. Altamente effervescente una volta superata la sua timidezza, ci ha fornito alcuni dettagli riguardanti quella potenza creativa di nome Avril Lavigne.


Hai venduto 30 milioni di copie. Il tuo primo album è stato certificato sei volte disco di platino, gli altri tuoi due album hanno raggiunto entrambi la prima posizione in classifica e hai avuto sei singoli alla numero uno. Avresti mai immaginato di avere così tanto successo?
Non sapevo cosa aspettarmi. Mi sento molto fortunata, perchè sin da bambina tutto quello che volevo fare era cantare; era tutto quello che sognavo. Non sapevo cosa mi aspettasse, davvero . Non avevo idea che sarebbe stata una cosa così grande. Quando è uscita la mia prima canzone non riuscivo nemmeno a credere che la trasmettessero alla radio. È successo tutto subito, quindi è stato tutto molto veloce e molto eccitante.


La tua famiglia ti ha sempre appoggiato nella tua carriera musicale?
Sì, i miei genitori mi hanno sempre sostenuto molto. Quando tornavo a casa da scuola mio padre mi faceva esercitare ogni sera. Entrambi mi incoraggiavano a suonare strumenti come il piano e la chitarra, ed in casa avevamo una batteria. Mi portavano in giro ad assistere a diversi concerti e mi sostenevano. È per questo motivo che sono qui.

I tuoi genitori hanno qualche talento musicale?
Mio padre canta e suona la chitarra. Suonava quando io frequentavo la scuola superiore e proprio di recente ha iniziato di nuovo nella chiesa che frequenta. E mia sorella è una cantante ora.


Quali erano le tue influenze musicali?
Ascoltavo un sacco i CCR [Creedence Clearwater Revival], i Beatles ed i Beach Boys. Adoravo i Beach Boys. Quella era la cassetta che mettevamo sempre nell'auto di famiglia durante le vacanze. Quando ho iniziato ad appassionarmi alla musica e ho cominciato ad avere soldi miei per potermi comprare dei CD, mi sono appassionatta a "Jagged Little Pill" di Alanis Morrissette, ai Blink 182, ai Green Day e a tutte le punk band locali.

Quando avevi 14 anni vincesti un concorso per cantare con Shania Twain in occasione del suo più grande tour. Com'è stato?
Mio padre sentì alla radio che c'era questo concorso per il quale si doveva mandare una cassetta in cui si cantava una delle sue canzoni, così me lo fece fare e vinsi. Avevo 14 anni e salii sul palco ad Ottawa in un'arena che si chiama Corel Centre davanti a 20000 persone. Salii sul palco e lei mi presentò. Fu un momento molto magico, salire lì, vedere tutte quelle persone e cantare davanti a tutti. Tutto quello a cui riuscivo a pensare era: "Voglio così tanto tutto questo." Tre anni dopo ho tenuto un mio concerto lì - tutto esaurito.


Eri nervosa?
Ero davvero calma e molto eccitata. Non mi agito mai. Se dovessi fare un discorso in classe o alzarmi in piedi davanti a delle persone mi agiterei, ma quando canto sul palco non mi agito, perchè mi sento molto a mio agio e canto da tutta la vita. Sono una persona molto timida, perciò quando devo parlare davanti a tanta gente o con delle persone che non conosco sono davvero silenziosa.


Quindi ti senti più a tuo agio quanto canti?
Sì, ed è così per molte persone. Salgo sul palco, faccio casino e salto di qua e di là. Sono così con la mia musica e nei miei video. Quando la gente mi incontra si aspetta che sia quella più casinista nella stanza. Perchè ti hanno visto in TV se lo aspettano parecchio, ma quando mi incontrano mi dicono: "Sei così tranquilla e così piccola."

Sei stata messa sotto contratto dalla Arista Records a 16 anni. Ti indimidiva essere con una casa discografica così grande ad una così giovane età?
Non sapevo cosa stesse accadendo! Andai a New York, avevo 15 anni ed un produttore vide una mia videocassetta. Ero in studio per la prima volta. Avevo scritto una canzone e lui me la aggiustò. Si chiama "Why" ed è su internet. Il giorno dopo vennero da me e mi disse:ro "LA Reid ha sentito che sei in città e vuole venire a sentirti." Dissi: "Chi è LA Reid?" e mi risposero: "È il presidente dell'Arista Records. Potrebbe farti firmare un contratto discografico." Dissi: "Ok" e lui venne in studio. Era probabilmente il mio secondo giorno in studio ed anche a New York. Mi fece firmare un contratto immediatamente. Disse: "Wow, è stata una giornataccia per me e tu hai appena fatto uscire il sole; era da molto tempo che non sentivo una voce così bella." Se ne andò e qualcuno della casa discografica portò me ed i miei genitori a cena alle Torri Gemelle. Ci fu un'enorme festa. Non ho dovuto fare quello che fanno un sacco di band, cioè fare un demo, presentarlo in giro a diverse case discografiche e organizzare incontri. La gente ha sentito parlare di me nella mia piccola città e mi sono fatta un nome. Questa cosa mi ha portato ad un produttore a New York ed è stato grandioso.


È stato difficile all'inizio?

Mi hanno fatto firmare un contratto e mi sono trasferita a New York. Ho lasciato i miei genitori e mi sono presa un accompagnatore. Stavo cercando di comprendere ogni cosa. Ero così giovane e stavo scrivendo le mie canzoni e lavorando con altri songwriter. Ogni mia canzone è stata scritta o co-scritta da me. La gente pensava: "È talmente giovane che naturalmente qualcuno scriverà al posto suo." Avevo registrato alcune canzoni e finì che non mi piacquero perchè non mi rappresentavano. Perciò dissi: "Voglio scrivere" e sono così grata che LA Reid abbia creduto in me e mi abbia lasciato scrivere ad una così giovane età. Quindi trascorsi un anno a New York a lavorare sul mio album con diverse persone e poi andai a Los Angeles per due mesi. Fu un processo piuttosto lungo, perchè stavo sperimentando ed imparando contemporaneamente.

Ti sei mai sentita triste di essere lontana dalla tua famiglia per lunghi periodi?
No. Mi ricordo che chiamavo i miei amici e ridevo di loro perchè dovevano dare esami ed io no. Dicevano: "Sei così fortunata" ed io rispondevo: "Spero solo che il mio disco abbia successo."


Hai mai pensato che il tuo successo prematuro ti abbia fatto perdere delle cose della tua adolescenza?
È una domanda che mi fanno spesso. Non mi sono diplomata alla scuola superiore perchè l'ho abbandonata prima. Ho avuto la possibilità di vivere il mio sogno. Mi sento così fortunata ad aver avuto questa bellissima opportunità; vestirmi per i servizi fotografici, andare sui red carpet, partecipare a premiere di film. Non sento di essermi persa nulla; vengo dal Canada, provengo da una piccola città, tagliavo l'erba, spalavo la neve dalle vie, facevo la babysitter, pulivo le case, ho vissuto una vita normale. Praticavo sport in estate ed in inverno, baseball e hockey in squadra. Sono grata di aver avuto quelle esperienze che mi aiutano a stare con i piedi per terra. Oggi so da dove provengo e com'è il mondo reale. Non mi faccio coinvolgere.


Quali sono gli inconvenienti del successo?
Le uniche cose brutte sono la negatività ed i giudizi. Sai che la gente si farà un'idea di te e dirà certe cose e qualcuno scriverà su internet: "Ha fatto questo, ha fatto quello", quando in realtà non ho fatto niente. Piccole cose come queste sono le uniche cose. Ma non lascio che queste cose mi condizionino. Perchè tutto il resto è una tale esperienza e un tale divertimento.

Hai avuto numeri uno in Giappone, Corea del Sud, Tailandia ed Hong Kong. Sei sorpresa che l'Asia sia stato un mercato così grande per te?
Mi sento davvero fortunata perchè l'Asia è il mercato maggiore. È così lontana da casa ed è come se fosse tutto un altro mondo. Andare in Giappone è sempre una gioia. Sono così dolci laggiù e hanno così tanto rispetto per me. Le mie visite là sono sempre così piacevoli.

Sei stata il primo artista più importante ad aver fatto un tour estensivo della Cina. Com'è stato?
Ero onorata e non riuscivo a crederci. Sono stata la prima ad aver fatto il tour di più città in Cina. È stato davvero fico. Ho suonato ad un festival dove suonano tutti musicisti cinesi. Sono stata il primo artista occidentale ad esibirmi lì e vedi proprio che tutti ti guardano in modo diverso e sono estasiati. È stato davvero speciale.


Sei stata ad Hong Kong l'anno scorso. Ti è piaciuto?
Ad Hong Kong è stato grandioso. Ho organizzato un concerto là e mi è stato detto prima che salissi sul palco che per la maggior parte delle persone nel pubblico si trattava del loro primo concerto. Ho pensato: "Wow, sarà meglio che faccia un bello show allora!"


Hai progettato la tua linea di abbigliamento ed accessori, Abbey Dawn. Era qualcosa che sognavi da sempre?

Da molto tempo. Volevo fare una linea di abbigliamento e volevo farla bene, quindi ho preso tutto il tempo che mi serviva. Sono una donna d'affari ora. Devo fare riunioni e prendere decisioni importanti. Ho rifiutato molte offerte perchè volevo molto di più di una collaborazione. Voglio possedere la mia compagnia, venire coinvolta e far sì che questa cosa vada avanti per anni. Ora che sono tornata a casa dal tour, vado in ufficio ogni Mercoledì e lì lavoro a stretto contatto con il team creativo. Mi sto divertendo molto. Basta soltanto che pensi: "Hey, voglio una maglia con il cappuccio color blu elettrico e con teschi fuxia dappertutto" e tutto diventa realtà! Quando vedo il lavoro finito mi rende davvero felice. È bellissimo.


A proposito di moda, ti è piaciuto vestirti in stile couture per questo servizio fotografico?
Ho partecipato a questo progetto perchè Mark Liddell è un mio buon amico ed è anche uno dei miei fotografi preferiti. Mi ha chiesto: "C'è qualcosa che hai sempre voluto fare in un servizio fotografico e che non hai mai fatto?" ed io ho risposto: "Ho sempre voluto sembrare una bambola di porcellana." Gli ho chiesto se potevamo costruire un set con un pavimento di legno ed io mi sarei seduta appoggiata ad un muro in un angolo con un sacco di altre bambole. E lui l'ha fatto. Jessica [Paster, la stilista] ha scelto i vestiti di Chanel e tutte quelle cose sofisticate. Volevo portarmi tutti quei vestiti a casa! Erano così fichi. L'ultimo che ho indossato era viola ed ho fatto capire che mi sarebbe piaciuto averlo. Ho detto: "Quanto costa un vestito come questo?" e mi hanno detto: "15.000 dollari". Ho risposto: "Ok, non fa niente!"

Hai anche un profumo in uscita. Quanto sei coinvolta in questo progetto? Hai scelto tu la fragranza?
Non so se posso dirti il nome, perchè ancora nessuno lo sa. Io ho scelto la bottiglietta, il carattere di scrittura e la fragranza. Ho fatto molte riunioni. Penseresti che ne basterebbe una, giusto? Invece no. Mi hanno chiesto cos'è che mi piace ed io ho risposto: "Il colore rosa e le stelle." Quello che c'è di bello del mio profumo è che c'è un messaggio riguardante il raggiungere le stelle e seguire il proprio sogno. Sto scrivendo il concept per la pubblicità ed è molto divertente. Adoro fare musica e lo faccio da sette anni . . . ma voglio fare di più. Sono una persona molto visiva e pratica. Amo la moda e le cose che mi diverto a fare e che mi tengono occupata. È molto divertente. Sono entusiasta di avere questi nuovi progetti in arrivo. Due anni fa, l'ultima volta che mi trovavo in studio, ho pensato: "Voglio fare una linea di abbigliamento! Voglio recitare!" ed ecco che sono arrivate tutte queste cose che volevo fare. Ma non sono cose che accadono così. perciò ho lavorato duramente per farle diventare realtà. Finalmente i miei vestiti sono nei negozi. Per ogni cosa ci vuole il suo tempo.

È molto insolito per qualcuno così giovane essere coinvolto in così tante attività di beneficenza come lo sei tu. Vedi questa cosa come parte della tua responsabilità di essere un personaggio pubblico?
Decisamente, ed è un modo perfetto per poter dare in cambio qualcosa. Amo lavorare con la Fondazione Make-A-Wish ed ogni volta che qualcuno ha un desiderio io sono lì. Passiamo del tempo insieme, andiamo a pranzo, vengono nel backstage dopo uno show, qualsiasi cosa. Amo includere le mie canzoni in compilation benefiche. Faccio tutto quello che posso fare. È importante per me, decisamente.

Hai ricevuto un award per l'aiuto che hai dato in seguito al terremoto in Sichuan. Questa cosa ti ha reso orgogliosa?
È stato molto bello che mi abbiano dato un premio, non erano tenuti a farlo. Il terremoto è stato veramente devastante ed io stavo facendo il mio tour in Cina, per cui ho voluto davvero aiutare e dare un mio contributo. Parte dei proventi ricavati dai miei concerti sono andati a favore di questa causa.

Sei anche comparsa nel film "Fast Food Nation". Ti stanno molto a cuore le questioni che questo film ha affrontato?
Penso sia importante che tutti sappiano cosa va a finire nel nostro cibo e come gli animali ed i lavoratori vengono trattati. Ho pensato che fosse davvero un grande progetto nel quale essere coinvolta. E ho voluto partecipare perchè si tratta di un buon regista [Richard Linklater].

Si sono rivolti a te per quella parte?
No, ho partecipato ad un'audizione [ride]

Pensi che reciterai ancora?
Ho recitato solo piccole parti fino ad ora. Prima di ricoprire un ruolo importante volevo fare un paio di film solo per vedere com'era essere su un set, come funzionava e come il tutto veniva gestito. Ora che ho capito non voglio più recitare una piccola parte. Voglio un ruolo importante ora. È questo il mio prossimo obiettivo.

Quale film ti è piaciuto di più?
Mi è piaciuto "La gang del bosco" perchè era un film d'animazione. Non ho dovuto stare in scena o memorizzare un copione; ero semplicemente in uno studio. E' stato davvero divertente recitare il ruolo dell'opossum. Mi è piaciuto anche "Fast Food Nation", perchè avevo sei o sette scene, non solo una. L'ho fatto perchè volevo veramente provare quest'esperienza. Ora mi sento pronta.

C'è qualcosa a cui stai lavorando ora?
Ho un copione che dovrei leggere proprio ora. Ho appena incontrato il mio agente e stiamo cercando di far andare le cose. Il mio piano è di trovare qualcosa di grande e di vederlo realizzato il prossimo anno. Sono stata davvero esigente quando ho ricevuto offerte per dei film. Mi sono piaciuti i copioni, ma voglio fare davvero un buon lavoro, perciò deve ispirarmi. Devo dire: "Ecco, è questo il flm."

Come te la cavi con tutta l'attenzione dei paparazzi e dei media?
Sto lontana dalle strade alla moda. Vado occasionalmente in alcuni club con delle mie amiche. Faccio del mio meglio qui a Los Angeles per starmene in pace. Si conoscono le aree dove ci sono molti paparazzi ed io semplicemente non le frequento.

In che luogo sarebbe la tua vacanza da sogno?
Ho sempre voluto andare alle Fiji o a Tahiti e stare in una capanna sull'acqua. Non ho mai fatto molte vacanze. Sono stata alle Hawaii e sono andata sulla costiera amalfitana per la mia luna di miele, e questo è tutto. Vado spesso a Las Vegas!


Se avessi dovuto scegliere una professione non creativa, quale sarebbe stata?
Se stessi ancora vivendo a Napanee e se non avessi sperimentato questo stile di vita, credo che sarei stata una poliziotta. Ma sono anche una grande parrucchiera. So acconciare i capelli, so truccare e tutte queste cose qui. Taglio i capelli a tutti i miei amici, ho tagliato i capelli ai membri della mia band, a mia madre e mia sorella e le trucco sempre quando vengono a trovarmi. Tutti dicono sempre che sarei brava in questo. I miei parrucchieri e truccatori ridono perchè ogni volta prendo e faccio metà delle cose per conto mio.

Fonte: [x]

 
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